Lo studio si riferisce ai Paesi del Pacifico occidentale, ma l'allarme è lo stesso dell'Europa e dell'Italia, classificata come “camicia nera”.L’obiettivo è ridurre del 18% l’assunzione di antibiotici
I bambini del nuovo: l'aumento della tossicodipendenza
Studiando i Paesi del Pacifico occidentale, ma l'allarme è simile per Europa e Italia, classificati come “camicie nere”.L’obiettivo è ridurre del 18% l’uso di antibiotici.
L’infezione da antibiotici nei neonati è l’aumento dei ricercatori guidati dall’Università di Sydney, che hanno seguito campioni di 15.000 neonati in cinque paesi, tra cui Indonesia e Filippine, tra il 2019 e il 2020.
Lo studio rivela che la maggior parte delle infezioni sono causate da batteri che difficilmente rispondono ai trattamenti raccomandati dall’OMS.Il motivo – sostengono nella ricerca – è che le linee guida globali si basano su dati provenienti da paesi ad alto reddito e non su modelli batterici locali che spesso differiscono ampiamente.
Quando si curano i neonati, i medici non sempre hanno il tempo di aspettare che i test di laboratorio confermino la causa esatta dell’infezione e spesso fanno ipotesi sui dati pubblicati, spesso raccolti da popolazioni ad alto reddito, per decidere il trattamento."Abbiamo bisogno di una sorveglianza più specifica per regione per guidare le decisioni terapeutiche. Altrimenti, le infezioni di Sydne avranno più nuove infezioni tra il pubblico che nei paesi ad alto reddito."
Uno studio pubblicato su Lancet Regional Health-West mostra che circa l’80% delle infezioni, ad esempio, sono agenti patogeni noti per la loro capacità di acquisire e diffondersi rapidamente.
Il quadro si amplia perché, nonostante la crescente minaccia, non mancano nuovi antibiotici di sviluppo per neonati e bambini.
La resistenza agli antibiotici si diffonde molto più velocemente di quanto pensiamo e, purtroppo, i dati italiani scuotono tutta Europa.Secondo il rapporto AIFA pubblicato a fine 2024, 670.000 infezioni nell’Ue sono causate da batteri resistenti ai trattamenti e 35.000 decessi all’anno, di cui quasi un terzo (12.000) si verificano in Italia.
Nel biennio 2022-23 in Italia sono migliaia gli ospedali venuti a conoscenza del contagio: 8,2% contro il limite Ue del 6,5%.Tra le cause, l'eccessiva gestione degli anticorpi, che mostra la diversità dei batteri resistenti (AMR) diventerà la ragione principale, l'AMR) diventerà la ragione principale, e in alto i tumori.
Per invertire la tendenza, l'ECDC definisce nel suo ultimo rapporto anche gli obiettivi da raggiungere per l'Italia entro il 2030. Tra questi, c'è l'invito a ridurre il consumo di antibiotici almeno del 18%.
